Monte Pelvo (Pic de Caramantran)

  • Provincia: Cuneo
  • Km. 22,5
  • Dislivello totale positivo m.1500~
  • Altitudine max. m.3010~ slm.
  • Ciclabilità: 90%/100%
  • Difficoltà: BC (BC+)/BC (BC+)
  • Portage: m.320~ di dislivello
  • P/A: Chianale (parcheggio fronte)
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Il meteo sembra promettere bene, decidiamo quindi di sfruttarlo per tentare un "tremila", peschiamo così a mani basse dall' archivio di Cicloalpinismo cercando fra le proposte più pedalabili, questo giro sembra fare al caso nostro e decidiamo di chiuderlo con la discesa che sembra la più interessante, quella che parte dal Col Blanchet (2897m. slm.).La risalita a Colle dell' Agnello (2744m. slm.) fortunatamente per noi avviene senza particolari problemi di traffico motorizzato, purtroppo è tutto asfalto, ma lo si dimentica in fretta, come si mettono le ruote in fuori strada lo scenario cambia radicalmente, ci si spinge verso l' isolamento totale, è tutto grigio, tutte rocce, l' aria perde ogni odore, eppure è così buona....

In sequenza si attraversano, il Col de Chamoussiére (2884m. slm.), il Monte Pelvo (3021m. slm.), il Col de St. Véran (2844m. slm.) e il Col Blanchet, in tutta questa parte del giro tutto ciò che non è discesa si fa con bici a spinta o in portage, a spanne sono circa tre chilometri a piedi su sentieri che a volte sono più teorici che reali (nelle attuali condizioni), nulla di particolarmente proibitivo o esposto comunque, con un pò di pazienza si procede bene, l' unica avvertenza da fare è in merito allo scollino del Pelvo, bisogna scavalcare un paio di roccette un pò ostiche.Bisogna puntualizzare però, l' ambiente è spettacolare, è affilato, è duro, è emozionante.

La prima parte di discesa, dal Col Blanchet (sentiero U21) si fa tranquillamente con un tiro, scorre bene terminando nella conchetta che ospita il Lago Blu, che dire, sarà che per noi c' era una bella luce, ma lo spettacolo è garantito, è uno di quei posti da cui non vorresti mai andartene...Ma noi sentiamo forte il richiamo del sentiero, così dopo una veloce merenda ripartiamo curiosi, questa seconda parte di discesa si rivela veramente giusta, si guida in ternario, a ritmo di valzer, né troppo veloce né troppo lento,con passaggini simpatici sparsi che né aumentano il carattere.Bello davvero!

Il rifornimento d' acqua si fa a Chianale, nessun' altra fontana notata.

 

 

 


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